giovedì 25 settembre 2014

Bilanci conclusivi

Non scrivo da 6 mesi, e un po' mi dispiace.
A marzo iniziai a lavorare e da lì il tempo libero è irrimediabilmente crollato sotto le scarpe, e le occasioni di visitare luoghi, fare foto e raccontare qualcosa di nuovo e divertente sul Giappone si sono ridotte terribilmente!
Oddio non è che in questi 6 mesi non abbia visitato nulla, ma rispetto all'anno scorso ne ho visitati molti meno... mi sarò abituato al ritmo frenetico della vita giapponese...

Ma oggi, giunti ormai nelle vicinanze della conclusione della mia esperienza giapponese è giunto il momento di fare un po' un bilancio degli ultimi 18 mesi!
Partiamo dal punto di partenza.
Io sono venuto in Giappone perchè amo la cultura di questa nazione, amo la sua storia e amo i suoi prodotti culturali, per la precisione i manga.
Posso dire che questa mia passione è stata ampiamente soddisfatta e ripagata con una vagonata di foto e di carta; infatti diciamo pure che in 18 mesi ho caricato su questo portatile una cosa come 10000 foto e ho portato a casa una cosa come un centinaio di volumi di fumetti. Quindi posso ampiamente dichiararmi soddisfatto...
E mancano ancora una 15ina di giorni di viaggio per il Giappone.... posso ancora migliorare il mio score personale!!!

Sono venuto in Giappone per riscoprire un po' me stesso e per rigenerarmi, dopo un paio di anni e di situazioni difficili e delusioni che mi avevano semplicemente abbattuto moralmente. Su questa cosa posso dirmi soddisfatto a metà. Sono me stesso e rimango me stesso, una persona timida a cui non piace stare sotto i riflettori e fa di tutto per rimanere nell'ombra. Ma dall'altra parte sento di aver acquisito una sicurezza e un'indipendenza che non mi aspettavo. E la mia vena polemica e dialettica ne hanno giovato enormemente. Ma soprattutto ho capito qual'è la mia casa e chi voglio essere da grande.

Sono venuto in Giappone per imparare il giapponese.
E anche qua mi ritengo soddisfatto, ma non completamente.
La parte soddisfatta dei risultati è ENORME! Capiamoci, far fagotto e partire per una nazione, della cui lingua non si spiccicano troppe parole se non le canoniche 2 o 3 che si ricordano dai tempi passati, non è semplice, non è assolutamente semplice. Ma dopo 18 mesi sento di aver acquisito una certa sicurezza nei miei mezzi, e sono riuscito persino ad ottenere una certificazione che avevo puntato come obiettivo quando sono partito. Quindi soddisfatto.
La parte non soddisfatta dei risultati è legata principalmente a 2 cose: speravo di ottenere maggior dimestichezza sui vocaboli e quindi maggiore controllo della lingua, speravo di ottenere 2 certificazioni, quella che ho ottenuto e quella superiore. Forse avevo puntato troppo in alto? Forse mi aspettavo qualcosa di più da me, qualcosa di più che non potevo dare! Ma questa parte sarà il mio obiettivo futuro.
Ma al di là di tutto mi rendo conto che ho ottenuto un controllo della lingua giapponese tale da permettermi di compiere un lavoro semplice come quello di cameriere e riuscire a mantenere il mio posto per 6 mesi, per cui posso dirmi assolutamente soddisfatto.

Sui lati negativi mi sono reso conto che il Giappone è una magnifica terra, ma per fare turismo.
In Giappone non mi sento assolutamente a casa e trovo che il modo di vivere giapponese sia assolutamente estraneo al mio modo di intendere la vita! Ho bisogno di lavorare, ma ho bisogno del tempo libero anche per dedicarmi alle mie passioni e per coltivare me stesso. In Giappone tutto questo è molto difficile, perchè è una nazione con ritmi frenetici, e se poi studi e lavori, il tempo diventa pochissimo e principalmente è tempo che rubi al sonno.
Sento di avere un fortissimo legame con la mia casa, la mia terra, la mia città natale e i miei amici, e in 18 mesi fuori dall'italia mi sono reso conto di quanto siano importanti per me tutti questi fattori.
Per cui casa mia non ha gli occhi a mandorla..... di sicuro sarà per sempre la mia seconda casa!

Il Giappone mi ha insegnato una cosa importante, che la convivenza è una cosa molto importante ed è una cosa che va fatta con consapevolezza. in 18 mesi ho avuto 4 coinquilini diversi e 3 su 4 sono stati assolutamente TERRIBILI!
Facciamo un resoconto:
- il primo, il Thailandese, agli inizi l'ho ritenuto il peggiore, sicuramente il più pazzo del mazzo! Una persona mentalmente squilibrata, con complessi di persecuzione notevoli. Ma col senno di poi posso dire che non è stato il peggiore! E' stato sicuramente il più spaventoso, e' stato sicuramente il più folle, ma non è stato assolutamente il più fastidioso! La cosa positiva è che con lui la casa era sempre perfettamente pulita.
- il secondo, l'Italiano. Se devo dare un premio al più imbecille del mazzo lo possiamo sicuramente dare a lui!!! Una persona così pulciosa da rubare il bagnoschiuma e lo shampoo senza dirlo, e una volta sgamato la sua risposta era "nooooo ma io non l'ho mica fatto"... Ma soprattutto a riprova della sua imbecillità totale, una persona che ti parla alle spalle solitamente non si fa sgamare, e invece no, teneva il volume delle cuffie così alto che lui parlava "codificato" ma io sentivo le risposte decodificate e capivo quando mi parlava alle spalle! Un IDIOTA!
- il terzo, quello di Hong Kong. Agli inizi non lo sopportavo, quando cantava era fastidiosamente stonato, ma devo dire che è stato assolutamente il miglior coinquilino che ho avuto. Simpatico, gentile, disponibile, ma soprattutto una persona divertente. In questo trimestre in cui non era il mio coinquilino mi sono reso conto della sua grandezza, e il nostro rapporto di amicizia è anche migliorato. Un GRANDE!
- il quarto, l'Americano. SEMPLICEMENTE IL PEGGIORE! Dopo 3 mesi con sto tizio ho iniziato ad avere preconcetti verso gli americani. Io non so come siano i teenager americani, ma se stanno sempre attorno al computer e urlano continuamente su skype, allora è una popolazione per cui ho poco rispetto. Ma poi una persona davvero poco pulita. Vai in bagno a pisciare, e sto puzzone ha pisciato fuori dalla tazza, glielo dici una volta, glielo dici 2, glielo dici 3.... l'unico modo per farglielo capire sarebbe regalargli un pappagallo.... ma sarebbe in grado di pisciare fuori anche lì! E a proposito di fuori, nonostante ci fosse spazio, il suo armadio era il balcone. Sono 3 mesi che, che piova o che ci sia il sole, che ci sia vento forte o tempesta, i suoi vestiti sono sempre lì fuori, e lui indossa sempre quei 4 indumenti... Non vi dico com'è ridotta la casa perchè avreste il vomito... io ho dovuto resisterci per 3 mesi, con questo puzzone che faceva casino persino alle 2 di notte... un PUZZONE.

Ora mi viene in mente anche un'altra cosa.
La mia partenza per il Giappone era il mio punto d'arrivo di anni di progettazione e risparmio.
Ora che la mia esperienza in Giappone quale sarà la mia strada?
Certamente continuare a studiare giapponese.
Ma il mio sogno è diventare traduttore di manga.... quindi incrocio le dita.
Detto questo ho un paio di idee niente male che devono solo essere portate avanti, ma per quelle c'è tempo e non sto a rivelarle ora... prima devo metterle in cantiere.

domenica 23 marzo 2014

Ueno... quasi 1 anno dopo!!!

Sono mesi che non scrivo.... mi pare giunta l'ora di rimettermi un attimo in azione, ma sapete, gli impegni, la scuola, il lavoro.....
No, non diciamoci cazzate, non avevo semplicemente voglia di scrivere, e quindi non ho scritto!
Tutto qui!

Avrei da raccontarvi della gita al parco acquatico fatta a febbraio con la scuola, oppure di un paio di giri per tokyo....
Ma cominciamo dalle cose più recenti, dopo un mese di lavoro sono stato licenziato, bestemmie su bestemmie e ora si deve tornare alla battaglia. Alla fine tutto il mondo è paese, e quindi ho deciso di sfogare la mia rabbia in un giro in mezzo alla bellezza della primavera giappica!

Vi inizio a raccontare di una passeggiata durata 2 interi pomeriggi negli stessi luoghi, voi mi direte "ma perchè ti sei fatto 2 giorni nello stesso posto? Non potevi andare a vedere altro?"...
La mia risposta sarebbe no, e il motivo è semplice, durante la prima giornata, ossia il sabato, avevo deciso di uscire a fare 2 foto, quando sono arrivato al tempio che volevo visitare la mia macchina fotografica è schiattata... nessun problema, ho una batteria di riserva... scarica pure quella!
Si potete dirlo, sono un idiota..... ma quello che ho visto il sabato, ho sperato con tutto me stesso di riuscire a vederlo anche alla domenica.... E visto che ho un grandissimo culo (no le dimensioni del mio posteriore non c'entrano, nonostante siano comunque grandissime pure quelle) sono riuscito a trovare tutto e a fare foto oltremodo meravigliose.

Dopo questa pregunta è arrivato il momento di iniziare!

La giornata, uscendo di casa, mi si è prospettata così.... che dire giornata abbastanza calda per farsi 2 passi in allegria!














Così ho deciso di andare verso il parco di Ueno, metà turistica oltremodo importante specialmente in questo periodo dove l'hanami diventa un rito nazionale. Che cos'è l'hanami?
L'hanami è lo stare in compagnia e farsi un picnic sotto i fiori di ciliegio; l'hanami è vedere parchi immensi che dopo un inverno rigido e scuro, si riappropriano della loro importanza e ridanno colore al Giappone intero; l'hanami è il colore bianco e il colore rosa che si mischiano dando il senso di vita e vitalità a tutto. Per il Giappone è l'inizio di tutto, non è un caso che le scuole giapponesi chiudano l'anno scolastico alla fine di marzo e ricomincino ad aprile, con l'inizio della rinascita naturale della natura. L'hanami è un rito da celebrare ma soprattutto da vivere!

Poi mentre sto andando verso Ueno mi sono ricordato di un tempio che ci aveva citato un insegnante durante una delle millemila lezioni di kanji, e dato che era di strada era il caso di fare una deviazione fare un po' di foto!

E mentre stai andando al tempio ti trovi sommerso da locandine col faccione sorridente di Zaccheroni, che non è mai stato così sorridente e gaio nemmeno quando ha vinto lo scudetto col milan nel 1999...
Se vede che in quell'onigiri a forma di pallone da calcio degli anni 80 e in quel tristissimo te ci metteranno la droga....













Arrivo al tempio e mi trovo davanti ciò che non mi aspetto, un matsuri, ossia una festa religiosa, ma soprattutto ad una festa di colori!




 



















Mentre facevo 2 passi in questo luogo assolutamente sovraffollato, in cui si erano celebrati 2 matrimoni, mi sono trovato a vedere immagini della sacralità giapponese!



























Ed ora una spiegazione cosa sono quelle tabelline di legno appese a quella bacheca?
Solitamente nei templi vengono appese queste tabelline di legno per fare richieste al dio di quel tempio, una sorta di ex-voto, in questo periodo ci sono esami finali e/o test d'ammissione per scuole o università, e quindi chiedono di poter passare gli esami. E per questo motivo ci sono ste bacheche murate di desideri e di speranze per il futuro!










Questo signore anziano è il primo di tanti che ho incontrato in questa mia passeggiata. Mi sono reso conto di quanto sia amata la bellezza dei fiori, la bellezza dei colori, proprio vedendo questi anziani che avranno visto decine e decine di volte queste immagini, avranno visto per una vita i fiori di ciliegio sbocciare, e nonostante ciò girano a fotografare questa bellezza!
La vera grande bellezza!

Come dissi quest'autunno, nonostante il Giappone sia una nazione con ritmi folli, sa come godersi la bellezza della natura!






























Finito il giro per questo piccolo tempio ho deciso di andare verso Ueno, e qui la scena era meravigliosa. L'immagine della natura in mezzo alle mani dell'uomo!










Quando sono arrivato al sabato al parco di ueno ho visto questa scena e ho tirato fuori la macchina fotografica... ma purtroppo le batterie erano scariche... ho pensato "ma figurati se domani torno e trovo una situazione uguale.... che 2 coglioni non ho la macchina con me"...
Grazie a dio anche domenica questa zone era sovraffollata di gente che dava da mangiare riso a questi uccellini.
Meraviglia, mi sono perso a fare foto a questa meraviglia!!!






I gabbiani di Tokyo sono davvero fastidiosi, madonna che fotobomber.... e sono buoni di mettersi a volare e rimanerti a pochi centimetri dal viso imbruttendoti coi loro versi...









Poi nel parco c'era anche questo artista di strada, mi sono perso a guardarlo, ricordandomi di una serata di un paio di anni fa al ferrara buskers festival, quando il giocoliere aveva messo l'occhio su un mio amico e si faceva aiutare da lui... a sto giro è toccato a me, forse perchè tra tutti i giapponesi svettavo nella mia occidentalità! Mi ha regalato una ventina di minuti di divertimento.



















Poi, visto che ogni tanto capita di scoprire luoghi nuovi anche in posti dove sono stato molto spesso, ecco che ho trovato un tempio che ancora non avevo visto...
L'anno scorso, nel mio primo giorno in giappone, l'avevo trovato così














Stavolta l'ho trovato così...




























Questo tempio si chiama Toshogu, proprio come il tempio di Nikko, e credo che sia legato alla figura di Tokugawa Ieyasu, che a Ueno sucì una sconfitta campale in una battaglia nota come battaglia di Ueno.

Uscendo dal tempio, mi sono imbattuto in questa spiegazione che non avevo visto entrando, ma soprattutto non avevo visto nemmeno un anno fa quando passai di qua per caso.
Questa fiamma, allo stesso modo di quella di Hiroshima, è una fiamma lasciata accesa eternamente a monito contro la proliferazione delle armi atomiche e in memoria dei gravi danni che creano queste armi. 






















Ora chiudo il post con un po' di foto prese durante la giornata e che secondo me vale la pena caricare senza grosse spiegazioni e chiacchiericci.




Queste 3 immagini necessitano di una spiegazione.
Solitamente i rockabilly giapponesi sono legati a gang di microcriminalità o a clan yakuza, e hanno una fortissima territorialità. Una volta mi capitò di vedere un giapponese vestito rockabilly che cerco di inserirsi in uno di questi balli, ma si sfiorò la rissa proprio per via di questa forte territorialità.
Quando ho visto il bambino attaccarsi alla gamba di questo tizio ho temuto per il bambino...

Poi quando il bambino ha semplicemente scalato le spalle dell'adulto ho capito che era il figlio, e la scena è diventata di una tenerezza grandiosa, vedendo sia il viso divertito del capellone che l'impegno e la felicità del meno-capellone!

L'ho trovata un'immagine molto tenera!
Visto quanta gente si precipiterà a Ueno il prossimo weekend, i giappi hanno già iniziato ad approntare le aree picnic e i bidoni del pattume per fare la differenziata.... come sono i bidoni? dei semplici tubolari in cui verranno messe divisorie per evitare di mischiare il tipo di pattume!































Detto questo concludo il post, sperando di non avervi annoiati.
A presto per un altro post e altri racconti....
Ma soprattutto altre foto!!!